Raffaele Lippi / “Pittore/Pittore”

“Pittore/Pittore” si concentra soprattutto sugli ultimi lavori dell’artista, riconducibili alla fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.
Le opere – “Ofelia” (1982), “La donna e la luna” (1982), “La zia” (1982), “L’uomo solo” (1981), “Il castelletto” (1979) – saranno, però, introdotte  da “Donna sullo sgabello”, datato 1960, una tela che fa da cerniera tra le diverse epoche di sperimentazione e ricerca dell’artista.

Sin dalla sua prima personale napoletana, nel 1931, Lippi mostra di vivere il travaglio della sua lealtà artistica, divorato dall’ansia di realizzare la pittura. Il suo realismo si manifesta nel modo più istintivo, assolutamente privo  di piacevolezze: la pittura di un autodidatta, asciutta, scabra, ma che trasuda dal suo tessuto una febbre di libertà incondizionata; una pittura spiccatamente personale, la cui tematica trae origine dal temperamento dell’artista rude  e immaginoso, istintivamente rivolto ad una realtà proletaria che,  per chiari segni, si identificava con quella partenopea.

Dotato fin dalla giovinezza di un preciso intuito figurativo e di capacità  di sintesi nell’elaborazione dell’immagine, Lippi si caratterizza per la forte carica
spirituale che lo anima, per l’energia creativa e per l’equilibrio col quale dà corpo ad una realtà estetica tra le meno facili, in un tessuto pittorico
tra i più qualificanti. L’orrore della guerra sarà per lui la maturazione di più intensi contenuti etici e politici che costituiscono poi, nel dopoguerra,
la linea evolutiva della sua pittura con i dipinti delle “Macerie”, passando poi per l’esperienza del Gruppo Sud del 1947.

Negli anni ’60 il pittore produrrà opere ricche di valori cromatici trionfanti, che, nel decennio successivo, raggiungeranno elevate vette di sensibilità poetica, regolate da un impianto pittorico controllato. Ma il percorso che conduce al riemergere prima della figura umana e, poi, anche delle architetture urbane all’interno del dipinto, è segnato da nuove atmosfere, ansiose e teatrali che nell’ultima produzione diventano metafisiche e surreali.

I disegni e i dipinti di Lippi sono l’espressione di luoghi esistenziali complessi: dominati da un senso di angoscia kafkiana, dalla allarmante scoperta della solitudine dell’uomo nella società dei consumi. La quotidianità assume, così, aspetti alterati e inquietanti; uomini che escono improvvisamente dal buio, circondati da spazi incombenti; personaggi che hanno il duplice e ambiguo volto del plebeo e dell’eroe classico, angoli sordidi di città in cui si tramano agguati e maturano delitti. Una città, quella di Lippi, che è poi Napoli, riconoscibile nel suo squallore grigio di metropoli distrutta, umiliata, con i suoi altissimi e mostruosi monumenti della speculazione, sberciati e logori, al pari delle catapecchie di quei fondaci di cui parla Matilde Serao.

Il colore spesso nelle opere del Maestro si dà come materia e le capacità espressive della sua pittura si arricchiscono di riferimenti culturali, tanto che “dentro quell’impasto – ha spiegato lo storico dell’arte  Ferdinando Bologna – il battito del grande naturalismo napoletano seicentesco e il tormento visionario del migliore espressionismo europeo giungono ad un punto di fusione molto personale e rivela i tratti di una umanissima verità”.

 

Group 73

About

Una galleria d’arte contemporanea nel centro storico di Napoli, fondata dal gallerista e editore Luigi Solito nel 2011 con l’idea di superare le forme del mercato attuale, che si propone di favorire una crescita simultanea ed equilibrata tra nuovi collezionisti e figure professionali emergenti, al fine di agevolare fruizione, conoscenza e sapere, puntando sulla qualità di artisti sia affermati nel panorama internazionale che emergenti. NEA è uno spazio vivo e dinamico dedicato inoltre a diverse forme di intrattenimento culturale.

Una delle poche gallerie contemporanea in città con l’innovativo concept “fronte strada”, fruibile tutto il giorno, tutti i giorni. – via Constantinopoli 53

NEA con la sua programmazione espositiva si estende anche negli spazi del complesso di Sant’Antoniello a Port’Alba, fino alle antiche murazioni greche della città. 

Collegato alla galleria, ma da un altro ingresso, precisamente tra la scalinata seicentesca della biblioteca Brau è collocato lo spazio caffè del progetto NEA; luogo di incontri, di scambio, dall’atmosfera internazionale e di relax. Qui si organizzano tutti gli eventi collaterali alla programmazione espositiva. – Piazza Bellini 59

luigi solito, il gallerista/editore

Fondatore oltre allo spazio nea, della casa editrice nazionale Iemme Edizioni, con indirizzo specifico all’arte contemporanea, è promotore tra le altre cose di eventi legati al mondo della cultura. Ha organizzato e promosso mostre ed eventi in quasi tutti gli spazi pubblici e musei della sua città e non solo. Collabora con il suo hub studio-nea, con diverse fondazioni, archivi e altre gallerie contemporanee. Ha lanciato il sito “taliansale” una moderna piattaforma di promozione e vendita di arte on line e il brand “belliniarearte”, il primo marchio dedicato a un distretto d’arte, per la rigenerazione e la valorizzazione territoriale.

Il gruppo

NEA include un marchio editoriale nazionale (Iemme edizioni) e un hub (Studio NEA) in via Bellini 49. Punto di incontro tra le varie professionalità che hanno dato vita al progetto culturale complessivo, lo Studio NEA propone diversi servizi: editoria, grafica, editing, stampa tipografica,media, comunicazione, ufficio stampa, web, fotografia, fine art, organizzazione eventi, consulenza progettuale.

NEA è anche il principale partner di ITALIAN SALE, una moderna piattaforma d’ arte contemporanea online per la Diffusione di notizie, consulenze e vendita nell’ ambito artistico.

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