È da quasi cinquant’anni anni (1967 ad oggi) che il percorso della ricerca di Fabio Donato si svolge su due binari paralleli. Il primo è quello più professionale, tutto dedicato alla storicizzazione dei linguaggi artistici (arti figurative, teatro). Il secondo percorso, (quello che definisce “poetico”), si svolge, da sempre, su temi come la sospensione del tempo, la soglia come linea di demarcazione tra spazi, tempi, dimensioni mentali contrapposte. Ed ancora il doppio, il rapporto tra la realtà e la finzione, l’altro da sé. Il tutto attraverso immagini che, partendo da dettagli urbani, divengono territorio di proiezioni mentali. Tutto ciò come tentativo di provocare “pensiero” in chi legge il suo lavoro, in un tempo dove l’hobby più diffuso dell’umanità pare sia diventato quello di autoritrarsi in ogni luogo e comunicarlo al mondo intero. Dal 1994 è docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Mostre personali e collettive dal 1969 ad oggi: Napoli, Venezia, Monaco, Pechino, Bilbao, Roma, San Paolo del Brasile, New York, Nizza, Firenze, La Havana, Palermo, Toronto, San Pietroburgo. Alcune sue opere sono conservate in collezioni museali in Italia, Messico, Francia, Brasile, Cina.