Artista americano, nel 2016 è stato classificato da Artnet al numero 147 tra i 500 artisti statunitensi di maggior successo nati dopo il 1966.
Nel 2016 ha trasferito un’intera casa da Detroit in Europa. Il progetto The White House, esposto per la prima volta ad Art Rotterdam 2016, è stato descritto come una finestra sui problemi della proprietà a Detroit. Un documentario sul progetto intitolato The White House è stato diretto da Fabia Mendoza.
Sempre nel 2016, Mendoza ha dipinto due case abbandonate a Brightmoor (Detroit), per la sua installazione The Invitation. Fori a forma di proiettile nelle facciate delle case disegnano i nomi di Trump e Clinton. Mendoza ha invitato ufficialmente i candidati alla presidenza Hillary Clinton e Donald Trump a dormire una notte nella sua installazione, in quella che chiamava “la vera Casa Bianca”. I candidati alla presidenza hanno entrambi rifiutato il suo invito.
Nell’estate dello stesso anno Rhea McCauley ha donato l’ex casa dove sua zia Rosa Parks ha vissuto a Detroit dal 1957 al 1959 a Ryan Mendoza per aiutare a preservare la casa dell’icona americana del movimento per i diritti civili.
Ryan Mendoza ha “smontato” la casa in 18 giorni con un gruppo di amici, volontari, musicisti e coloro che hanno reso omaggio a Rosa Parks e l’hanno spedita in Europa dove l’ha ricostruita a Berlino.
Nel 2017 Mendoza ha dipinto la facciata di una casa a Mosca con i colori della bandiera americana. Questo progetto è stato immortalato da una serie di circa 50 fotografie intitolate Putin, my Putin e successivamente presentate in mostra presso la galleria Camera Work di Berlino.
Ryan Mendoza vive e lavora tra Napoli e Berlino.